Chi vuole conoscere Barcellona in bicicletta, e non dispone di mezzo proprio, si può rivolgere a una delle innumerevoli agenzie di noleggio (che hanno una tariffa oraria di circa 7 euro) oppure può cercare qualche residente che di straforo gli presti la tessera del Bicing e fare un giro praticamente gratis.
**********Il Bicing è un servizio comunale che consente di ritirare una bicicletta in una delle circa cento “stazioni” disseminate per la città e di restituirla in un’analoga “stazione”, senza spendere un soldo se si percorre un breve tragitto o pagando un importo pressochè simbolico. Non si può stare in giro più di due ore, ma nulla vieta di lasciare una bici in una stazione, ritirarne un’altra e stare in giro all’infinito, il venerdì e il sabato le 24 ore difilate.
Cosa bisogna fare per usufruire di questo servizio? Pagare 24 euro (all’inizio c’era un’offerta di 6 euro) per ricevere, dopo una decina di giorni, una tessera annuale. Per un turista non sono condizioni semplicissime, ma basta avere un paio di amici in loco per girare a gratis in lungo e in largo per tutta la città.
Quelli delle già citate agenzie di noleggio bici se ne sono accorti e sono sul piede di guerra. Tanto per cominciare, l’attivazione della tessera settimanale (a 1 euro!) è stata rinviata a data da destinarsi e probabilmente non ci sarà mai. Poi è da attendersi un aumento dei controlli sulle tessere, che per il momento non esistono, visto che è un servizio pressochè del tutto automatizzato. La maggior parte delle 80 persone che lavorano nel servizio del Bicing si dedicano alla riparazione delle bici e alla loro redistribuzione nelle stazioni, quelle della spiaggia sovraffollate e quelle della parta alta ovviamente sempre a corto di mezzi. Colpa della forza di gravità…
Su Internet si è creato un vero e proprio movimento intorno al fenomeno del bicing. Un blog criticissimo. Una comunità di utenti. Un tizio, non contento della cartina ufficiale delle stazioni, ne ha creato una propria che riscuote un certo successo.
Per maggiori informazioni, leggi l’articolo su El Periodico.
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