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    Pregiudizi antitaliani. Il calcio

    L’esistenza dell’italiano all’estero è segnata da un continuo sentirsi ripetere stereotipi sull’Italia. E non mi riferisco solo alla mafia… Purtroppo o per fortuna ci sono altri stereotipi molto meno gravi che vale la pena però conoscere se si vuole andare a vivere in Spagna, o semplicemente socializzare con qualche spagnolo. Una serie di idee preconfezionate sul nostro paese sono mostruosamente diffuse da queste parti.

    Cominciamo dall’argomento più frivolo che esista: il calcio.
    In Spagna, indipendentemente da dove ci si trovi, tutti ma proprio tutti hanno un’opinione consolidata sul calcio italiano. Tutti. Compresi gli indecisi, i diplomatici, i menefreghisti, gli apatici, quelli che non seguono il calcio. Tutti. Curiosamente l’opinione che hanno del calcio italiano è la medesima. Milioni di uomini (e donne) che la pensano allo stesso modo. È il caso più clamoroso di unanimità del quale si abbia notizia.

    Il Trap, simbolo del gioco all’italiana. Sempre ben lontano da Madrid e dintorni.Provate ad andare a una festa, a Madrid o a Barcellona. Se siete uomini e vi tocca parlare con un autoctono state pur certi che non mancherà di dirvi che a lui il calcio italiano non piace. Glielo avete chiesto? No, ma lui ci tiene a farvelo sapere. Così, simpaticamente. Sa pronunciare stentatamente la parola “catenaccio” e ogni volta che lo fa storce il naso. È inutile che proviate a dribblarlo, ce ne sono altri pronti ad aiutarlo.

    Ovviamente in questa situazione ci sono due alternative: o ve ne fregate dell’opinione in questione (vuoi perché non seguite il calcio, vuoi per tolleranza o cortesia) o finite inevitabilmente per radicalizzare l’amor patrio (quel poco che resta) e per avventurarvi in discussioni tutte uguali. Probabilmente il vostro interlocutore finirà per usare la parola che i media spagnoli associano inevitabilmente allo stile di gioco all’italiana: rácano.

    Rácano significa taccagno, avaro. L’ex allenatore del Real Madrid, Fabio Capello, ha vinto lo scudetto ma faceva un gioco rácano, per questo motivo l’hanno mandato via. Poi, visto che era pure taccagno, gli hanno dovuto pagare l’anno di stipendio al quale aveva diritto per contratto.

    Posted by roberto in cose mie, sociologia spiccia . Comments: 12

    Comments

    Comment from sceta
    Time: September 13, 2007, 9:01 am

    Bellissimo articolo che condivido pienamente

    Comment from GJ
    Time: September 13, 2007, 11:20 am

    E’ appunto quello che penso, ma non credo proprio che il calcio italiano sia taccagno, ma talvolta noioso (parlo soltanto della nazionale, non delle squadre locali).

    Comment from andrea
    Time: September 17, 2007, 3:35 pm

    Hai perfettamente ragione…
    sono qui da un mese e mi parlano sempre di calcio e di CATENACCIO…che palle!!!

    Comment from the flying italian
    Time: September 26, 2007, 5:09 pm

    Ciao,
    lascio la mia opinione, da italiano amante della spagna e “ivi residente”.
    E’ vero che gli spagnoli hanno molti pregiudizi su di noi. Anche noi ne abbiamo su di loro, ma due fattori fanno si che loro ne parlino molto di più.
    1) Sono (forse) il popolo più orgoglioso che conosco.
    2)La loro storia recente gli ha messo addosso un certo senso di inferiorità latente, che è massimo nei confronti di noi italiani.

    Per questi motivi, non accettano che un popolo così simile (come quello italiano) abbia (finora…) avuto più successo in molti campi. Non solo economia (ancora per poco), moda, sport o arte e cultura. Anche in piccole altre cose. Per esempio, parlate con qualche ragazza che non ha pregiudizi, e vi dirà che i suoi amici uomini odiano gli italiani perchè sono “più belli (non parlo di me) e gli rubano le ragazze”.
    Tutto questo fa che quando ci incontrano, iniziano a parlare di quanto c’e’ di marcio (veramente o presuntamente) in Italia, per paura che vengano fuori le differenze che premiano noi, e che loro semplicemente odiano.
    Un consiglio, tagliate corto e state al gioco…e se volete, potete informarli del fatto che per esempio la mafia (o meglio la camorra) è nata in Spagna nel 13-14 secolo (cercate garduña su internet). E poi,avete letto i Promessi Sposi no?
    Non dará nessun frutto, state sempre parlando con persone che sostengono che Cristoforo Colombo era spagnolo!
    Spagnoli: meglio amarli y disfrutar de vivir aqui!

    ciaoooo
    the flying italian

    L’Italia in Spagna
    The Flying Italian

    Comment from roberto
    Time: September 26, 2007, 7:15 pm

    Ciao Italian Flying,

    Proprio ieri stavo dando un’occhiata al tuo blog e pensavo: ecco un blog costantemente aggiornato, altro che il mio! Ti provo a rispondere nel prossimo post.
    Complimenti anche x il sito Italia In Spagna!

    Comment from Michele
    Time: October 24, 2007, 2:48 pm

    e soprattutto…quella gomitata di Tassotti nell’82..troppo violenti..siamo troppo violenti..
    Salu2

    Comment from Roberto (utente del sito)
    Time: December 27, 2007, 4:04 pm

    hahaha sto scoprendo un sacco di cose su questo blog in cui son capitato per caso…
    divertenti sti spagnoli..specie nel calcio, perdono sempre…hahaha

    Comment from Hector
    Time: January 18, 2008, 12:56 pm

    http://www.youtube.com/watch?v=NfY0sRY-Xe0

    Comment from the flying italian
    Time: March 13, 2008, 4:22 pm

    Sono veramente indignato con tal Santiago Segurola, “prestigioso” giornalista di quel fogliaccio che è Marca, che oggi scrive que l’ Athletic di Bilbao ha dichiarato che “esto no es Sicilia”.
    leggere il mio post su L’Italia in Spagna.
    Ma vaffanculo, va…

    the flying italian

    Comment from the flying italian
    Time: March 13, 2008, 6:24 pm

    scusa per lo sfogo Roberto, volevo dirlo a qualcuno ed ho pensato a questo post sul tuo blog…

    Sorry,
    t.f.i.

    Comment from roberto
    Time: March 13, 2008, 11:41 pm

    Ciao Flying Italian,

    hai perfettamente ragione. Santiago Segurola non brilla per profondità di analisi… All’epoca dei mondiali del 2002 (!!) gli avevo pure mandato un commento a uno dei suoi pezzi attravero il sito di El País, ovviamente poi non pubblicato. I suoi commenti sono un misto di luoghi comuni da bar con uno stile e una forma senza dubbio brillanti. Insomma, è irritante perchè scrive bene autentiche banalità. Questa storia del minuto di raccoglimento è esemplare soprattutto per come tergiversa la realtà: il minuto di raccoglimento ridotto a 8 secondi resta comunque un segno di civiltà se comparato con la Sicilia. Follia pura.
    Segurola è una caricatura di spagnolo, è ossessionato dall’aspetto “epico” dello sport e pertanto odia il calcio italiano che per lui ne è l’esatta antitesi. Ma fin qua c’eravamo abituati, è una vita che ripete gli stessi concetti. Non l’avevo invece mai visto nelle vesti di opinionista politico, speriamo che non ci prenda gusto.

    Ciao ciao
    ps. trovato casa?

    Comment from the flying italian
    Time: March 15, 2008, 3:28 pm

    si!

    What do you think about?