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    Pregiudizi antitaliani. La cucina

    Sostiene Flying Italian, nel suo commento al mio precedente post, che la ragione dei pregiudizi spagnoli nei nostri confronti starebbe in un misto di orgoglio e di “senso di inferiorità” di origine storica. Anche se non se ne capiscono bene le ragioni (la storia italiana a me sembra tutt’altro che invidiabile), probabilmente è proprio così: qui non ci si spiega il successo italiano in molti campi.

    Le opinioni benevole si concentrano sull’abilità italiana nel marketing e nel design (leggasi vendere aria fritta) e quelle malevoli direttamente insinuano che siamo intrallazzoni e mafiosi.

    Ecco come ci vedono gli spagnoliUn esempio di questa malcelata invidia è l’opinione di molti spagnoli sulla cucina italiana. Per non farvi prendere in contropiede, preparate una buona lista di secondi piatti in modo da sapere cosa rispondere se qualche autoctono vi dice che in Italia si mangia solo pasta e pizza. Estaba todo buenísimo, pero sólo se come pasta y pizza.
    Ma come?? So anch’io che i secondi sono più cari, ma esistono!

    Io conoscevo un tipo che a Milano si incazzava come una bestia quando al ristorante non gli portavano i piselli di primo. Boglio mangiare i pisseli come primo piato!! diceva, come se fosse un diritto costituzionale. A onor del vero, in Spagna la distinzione tra primo e secondo non è così netta come da noi, un nostro contorno può ben essere un primo spagnolo e un piatto di pasta il loro secondo.

    Se poi entriamo nello specifico, capita anche di sentirsi dire che la cucina italiana è insipida. Un sugo di pomodoro senza nient’altro che pomodoro, olio e aglio è qui del tutto inconcepibile. ¿Tomate y nada más? Noooooo. Idem con i vini: se il vino non sa di barrica non sa di niente.

    C’è infine una bella leggenda metropolitana che ho raccolto di persona. Dialogo tra due ragazze spagnole sull’Italia: ¿Sabes? ¡La pasta hace crecer las tetas!
    Meglio del wonderbra…

    Pregiudizi antitaliani. Il calcio

    L’esistenza dell’italiano all’estero è segnata da un continuo sentirsi ripetere stereotipi sull’Italia. E non mi riferisco solo alla mafia… Purtroppo o per fortuna ci sono altri stereotipi molto meno gravi che vale la pena però conoscere se si vuole andare a vivere in Spagna, o semplicemente socializzare con qualche spagnolo. Una serie di idee preconfezionate sul nostro paese sono mostruosamente diffuse da queste parti.

    Cominciamo dall’argomento più frivolo che esista: il calcio.
    In Spagna, indipendentemente da dove ci si trovi, tutti ma proprio tutti hanno un’opinione consolidata sul calcio italiano. Tutti. Compresi gli indecisi, i diplomatici, i menefreghisti, gli apatici, quelli che non seguono il calcio. Tutti. Curiosamente l’opinione che hanno del calcio italiano è la medesima. Milioni di uomini (e donne) che la pensano allo stesso modo. È il caso più clamoroso di unanimità del quale si abbia notizia.

    Il Trap, simbolo del gioco all’italiana. Sempre ben lontano da Madrid e dintorni.Provate ad andare a una festa, a Madrid o a Barcellona. Se siete uomini e vi tocca parlare con un autoctono state pur certi che non mancherà di dirvi che a lui il calcio italiano non piace. Glielo avete chiesto? No, ma lui ci tiene a farvelo sapere. Così, simpaticamente. Sa pronunciare stentatamente la parola “catenaccio” e ogni volta che lo fa storce il naso. È inutile che proviate a dribblarlo, ce ne sono altri pronti ad aiutarlo.

    Ovviamente in questa situazione ci sono due alternative: o ve ne fregate dell’opinione in questione (vuoi perché non seguite il calcio, vuoi per tolleranza o cortesia) o finite inevitabilmente per radicalizzare l’amor patrio (quel poco che resta) e per avventurarvi in discussioni tutte uguali. Probabilmente il vostro interlocutore finirà per usare la parola che i media spagnoli associano inevitabilmente allo stile di gioco all’italiana: rácano.

    Rácano significa taccagno, avaro. L’ex allenatore del Real Madrid, Fabio Capello, ha vinto lo scudetto ma faceva un gioco rácano, per questo motivo l’hanno mandato via. Poi, visto che era pure taccagno, gli hanno dovuto pagare l’anno di stipendio al quale aveva diritto per contratto.

    Finalmente, la Mercè

    Come tradurreste la frase “finalmente è uscito il programma della Mercè”?.
    Opzione sbagliata: finalmente salió el programa de la Mercè.
    Opzione corretta: por fin salió el programa de la Mercè.
    Ecco un altro false friend: finalmente ha un significato molto più neutro di por fin, significa “alla fine”. Quindi se volete manifestare la vostra impazienza e celebrare un evento che tardava a realizzarsi dovete esclamare ¡Por fin!, un po’ come in italiano direste “era ora!”. 
    [Non credo che sia colpa degli spagnoli. Anche in inglese la traduzione di “alla fine” può confondere: eventually…].

    Il cartellone della Festa, opera dell’artista Enric JardíBando alle ciance, veniamo alla Mercè. Dopo una lunga attesa, abbiamo il programma della festa, come al solito in catalano e come al solito dettagliatissimo. Molto meglio di uno dei  siti ufficiali con quattro informazioni stiracchiate.

    Come ci ricorda il Periodico di ieri il programma prevede ben 145 concerti, tematicamente dislocati in diverse aree della città (Port Olimpic, musica mediterranea; Portal de la Pau, rumba catalana; Plaça Sant Jaume, folk; Plaça del Rei, jazz e cantautori; Catedral e Forum, megaconcerti).

    Più nel dettaglio vi segnalo:
    per gli italiani irriducibili: concerto dei Mau Mau e contemporaneamente concerto della celeberrima Orchestra di Piazza Vittorio che per carità non conosco (venerdì 21 a mezzanotte circa, ovviamente in due posti diversi)
    Ventennale del Harlem Jazz Club, un locale storico e con personalità nei pressi della Cattedrale, dove si fanno sempre concerti dal vivo.
    Il musical Grease, gratis nella Piazza della Cattedrale, domenica 23 a mezzogiorno.

    Gli amanti dei fuochi d’artificio avranno uno spettacolo al giorno, fino allo spettacolone del lunedì sera, sommo climax petardesco. I misantropi claustrofobici dovranno accuratamente evitare Plaça Catalunya, soprattutto in concomitanza con i megaconcerti, nei quali si raggiungono agglomerazioni spaventose. Gli insonni amanti delle camminate saranno coloro che si divertiranno di più: vivranno la festa con intensità ed eviteranno lo stress da metropolitana, affollata 24 ore al giorno.

    Impressioni di settembre o Arriva la Mercè

    Anni fa settembre era il mio mese preferito: la città si tornava a riempire dopo l’estate e faceva ancora bel tempo. Più che riprendere seriamente a studiare si andava a scuola a dare un’occhiata e di pomeriggio si poteva bellamente cazzeggiare: partite di calcio al Lazzaretto, qualche libro, la bicicletta. Di sera si usciva e Città Alta era piena di gente. In quelle condizioni, la fine delle vacanze non era un dramma.
    Oggi, per ovvi motivi, settembre risveglia in me tutt’altro tipo di sensazioni. Dato il carattere scanzonato di questo blog, non entrerò in dettaglio, basti segnalare che avrei tanto voluto scrivere un post di ritorno dalle vacanze, lunedì scorso, e che oggi è domenica. Non è male per uno che ha avuto a sua disposizione l’ultima settimana lavorativa dell’horario de verano, altresì chiamato horario intensivo, dove per intensivo si intende mezza giornata…

    I tipici castellers, simboli della cultura catalanaDomani si riprende a pieno ritmo, senza spazio per l’indolenza, e per fortuna c’è sempre qualcosa da fare. In un precedente post ho già parlato di qualche evento previsto per la prima quindicina del mese, ora tocca parlare della festa per antonomasia della città: la Festa de la Mercè (21-23 settembre), la santa patrona di Barcellona, che si festeggia lunedì 24 settembre.

    Il sito ufficiale è terribilmente avaro di informazioni. Pare essersi adeguato alla crisi delle infrastrutture catalane (elettricità, aeroporto, ferrovie) e dà una serie di informazioni a dir poco striminzite e aggiornate qualche secolo fa. Probabilmente tra qualche giorno sarà disponibile il programma completo ma nel frattempo bisogna accontentarsi di questo mosaico di eventi:

    Festival Internazionale di Cortometraggi MECAL. A partire dal 15 settembre, con concerti (gratuiti e a pagamento) in programma.

    Festival Barcelona Acciò Musical (BAM), senz’altro una delle rassegne musicali più importanti della città. Programma non ancora disponibile sul sito ufficiale, ma già di dominio pubblico.

    Festival di Jazz Tete Montoliu. Non solo a Barcellona, ma in tutta la Catalogna, raggiunge il suo apice durante la festa cittadina.

    La Corsa de La Mercè: per gli sportivi amanti delle stracittadine.

    A questi eventi musicali bisogna aggiungere il concertone della domenica sera (quest’anno canterà il commercialissimo gruppo El sueño de Morfeo) in Plaça Catalunya, seguito dai famosi fuochi artificiali in Plaça d’Espanya-Montjuic. In precedenza, castellers a non finire e celebrazioni ufficiali per i più politicamente impegnati.

    Inutile dire che, qualora non si abbia uno speciale interesse in un qualche concerto in particolare o negli aspetti più folklorici de La Mercè, il fascino di questa festa non risiede nel suo cartellone, ma nell’ambiente che si respira. C’è uno spettacolo in ogni piazza della città e per una volta all’anno Barcellona pare corrispondere allo stereotipo della città spagnola che non dorme mai.

    KIUSO X FERIE

    Carissimi,

    me ne vado in vacanza. Torno il 26 agosto a Barcellona. Immagino che avrò bisogno di un paio di giorni e poi anche il sito riprenderà a vivere. A pulsare.

    Strano destino il nostro. Flussi di italiani in Catalogna e io che me ne vado. Dove?

    Qui: Qualcuno riconosce questo paesaggio?

    Soprattutto, statemi bene. R.

    Woody non c’è!

    È andato via.

    Come parziale risposta al bel commento di Stefania, vale la pena informare che il grande regista ha lasciato la città da un po’ di giorni, alla volta delle Asturie, dove sta continuando a girare il suo prossimo film.

    Ecco una fotina, scattata dal sottoscritto, un giorno nel quale la Pedrera fungeva da set ed era assediata dai curiosi. Misero bottino il mio: una foto di Soon-Yi, signora Allen, di un bel bianco vestita ma di spalle e sfuggente.
    Soon-Yi con un’amica arriva alla Pedrera

    ¡Fiestas!

    Dopo una settimana un po’ accidentata, tra blackout (altrui) ed eccesso di lavoro (mio) posso finalmente concludere la trilogia dei post sull’estate barcellonese con l’informazione più attesa: arrivano le feste estive!!

    Ogni anno viene scelta la strada di Gracia con i migliori addobbi
    Direttamente a pagina 18 della terza parte della famigerata guida comunale troviamo il programma della Festa Major de Gracia che si svolgerà dal 15 al 21 agosto. Un evento irrinunciabile che segna il risveglio della città dal torpore estivo. Benchè la presenza degli stranieri sia importante, la vita del quartiere di Gracia (da non confondersi con il Paseo de Gracia) rimane molto legata alle tradizioni e in particolar modo a questa festa nella quale le strade competono tra di loro con addobbi e attività organizzate e dove non mancano i catalanissimi castellers (piramidi umane) e correfoc (corse nella quali bisogna fuggire dai draghi lanciafiamme, come novelli San Giorgio/Jordi).

    Ma poi, in fin dei conti, tutto è un pretesto per bere allegramente. Per lenire il caldo con bevande alcoliche, il vecchio insanissimo metodo, il circolo vizioso. Come direbbe Elio: sono socio! Socio!Animazione notturna: fino alle 3!!
    Giusto quando la Festa de Gracia comincia a scemare, ecco che comincia la Festa Major de Sants (pagina, 6) dal 19 al 25 agosto. Grosso modo la stessa storia, nei pressi della Estaciò de Sants. Qualche giorno per riprendersi, e si ritorna a Gracia, per tre minifeste nel quartiere, dall’8 al 11 di settembre. A fine settembre, dopo la festa di Hostafrancs, davvero possiamo dire che l’estate è finita.

    Altre cose interessanti della guida alla città:

    Pag. 2 Casa Elizalde e Casa Golferichs, due centri culturali molto importanti, ma senz’altro molto più attivi durante l’anno.

    Pag. 7 per gli amici scacchisti: il Torneo Internazionale di Scacchi di Sants, Hostafrancs e la Bordeta, open che riunisce il maggior numero di partecipanti in territorio spagnolo.

    Pag. 18 per i jazzisti: il festival Memorial Tete Montoliu, appuntamento fisso delle domeniche di settembre.

    [Le foto sono state prelevate da Flick.com, originariamente pubblicate da Ruster e la han]

    L’unico pirla al lavoro

    La foto di un mercato al buio, tratta da www.lavanguardia.es

    Semafori spenti. Telefonini che non funzionano. Gli alberghi della catena al buio. Impossibile emettere una fattura, preparare un caffè, addebitare un conto su una carta di credito. Fuori dal mio microcosmo: ospedali in tilt, gente chiusa negli ascensori e nella metro, stazioni elettriche che bruciano, quasi mezzo milione di persone nel caos.

    E nel mio ufficio? L’aria condizionata a palla, l’elettricità pompata alla grande, il mio pc funziona come non mai. Tutto normale?

    Non del tutto. Il ristorante dove dovevo pranzare oggi, con un amico che non vedevo da un pezzo, non ci ha voluti.Blackout al ristorante giapponese. 
    Abbiamo dovuto cercare un altro posto, con le strade di Barcellona piene di anime in pena espulse dai rispettivi uffici.

    La capitale dello studio??

    Se viaggiate con i vostri figli potete piazzarli in biblioteca fino all’una di notteBarcellona: la città dove studiare fino a tarda notte!! Non ci crederete, ma è una delle attività offerte nella guida estiva della quale vi parlavo nello scorso post. Provare per credere, a pagina 16 della seconda parte della guida potete trovare una dozzina di sale studio e biblioteche aperte fino all’una di notte.

    Ma immagino che al turista interessino maggiomente altre cose:

    Pag. 6 Orari di apertura dei vari musei tra i quali il Museo Picasso, dove visitare la bella esposizione  Lee Miller: Picasso en privado.

    Pag. 7-8  le Notti d’estate del Caixa Forum, un museo estremamente dinamico, nei pressi della Fontana Magica del Montjuic. Concerti serali gratuiti ogni mercoledì estivo.

    Pag. 18 due istituzioni classiche della città: lo Zoo e il Tibidabo . [Io modestamente del Tibidabo consiglio solo i cocktail del Mirablau ( Plaza del Doctor Andreu, 2)  e il panorama della città sembrerà ancor più impressionante]

    Pag. 29 Attività nella Ciutat Vella, il distretto che riunisce il Raval e la Barceloneta nel quale c’è una festa dopo l’altra da giugno a fine settembre.

    La terza e ultima parte prossimamente!
     

    Vietato annoiarsi!

    200 pagine di cose da fare se si resta o si visita la città in estateLodevole pubblicazione quella del Comune. Una guida alla città in Estate, ben 200 pagine su tutto, praticamente tutto, quello che si può fare se si resta a Barcellona nei torridi mesi estivi, senza spendere un soldo o quasi. Un libretto che però, per tener lontani i turisti (che ovunque si intrufolano) non ha una traduzione in inglese ed è scritto in spagnolo solo nelle parti verbose nelle quali l’istituzione che lo pubblica si loda e si imbroda.

    In poche parole, è vero che se vi collegate al sito istituzionale, potete scaricare la guida divisa in 3 parti, ma difficilmente sarete in grado di capirla del tutto se non masticate un po’ di catalano. Ecco quindi le cose che mi sembrano più interessanti, per non perdersi nei meandri dell’offerta cittadina.

    Prima parte della guida.  Le pagine si riferiscono al pdf, non alla numerazione della pubblicazione.

    Pag. 14 Attività e servizi nelle spiaggie cittadine: dai tavolini del ping pong, alle gelaterie, alle attrezzature per disabili. Le attività organizzate sono per molto giovani e per poco giovani…

    Pag. 20 Trofeu Joan Gamper. L’amichevole più importante del Barcellona, prima dell’inizio della Liga. Prevista per la seconda metà d’agosto.

    Lo spettacolo della Fontana Magica del Montjuic si svolge solo nel weekend.

    Pag 25 Concerti di musica Jazz nel Parc de la Ciutadela. Una delle poche attività che non si riduce drasticamente in Agosto.
    Sala Montjuic. Cinema e musica all’aperto davanti al Castello di Montjuic
    Fontana Magica di Montjuic. Da giovedì a domenica, dalle 20 alle 23.30. Passaggi musicali ogni mezz’ora dalle 21.30.

    Pag. 34 Attività nel Forum. Con uno spazio ludico-acquatico che sinceramente non ho ancora visto ma che promette bene.

    Le altre due parti della guida, nel prossimo post!