State per visitare Barcellona? Volate con Ryanair? Allora è il caso di leggere quanto sto per scrivere.
Nella malaugurata ipotesi che smarriate o più probabilmente qualche malandrino si impossessi dei vostri documenti di viaggio (carta d’identità e/o passaporto) preparatevi al peggio. Il consolato italiano è l’unico (U-N-I-C-O) consolato, per lo meno a Barcellona, che rifiuta l’emissione del cosiddetto “documento provvisorio di viaggio” in quanto sostiene che nell’Europa di Schengen non ce n’è bisogno, dato che (in teoria) vige la libera circolazione delle persone e delle merci.
Poco importa che l’attuale normativa di volo richieda un documento di identificazione personale: i signori del consolato vi risponderanno che è colpa di Ryanair che applica la legge in modo troppo restrittivo. In fondo tutte le altre compagnie chiudono un occhio: basta esibire la denuncia di furto o smarrimento e vi lasciano volare.
Fatto sta che se vi rubano il portafogli sono cavoli vostri. Le reazioni isteriche non vi serviranno a niente. La polizia aeroportuaria di Girona non sa più che pesci pigliare con i nostri connazionali che ogni giorno vanno fuori di testa nella zona dei check in. Quelli che ancora scelgono di tentare la sorte in aeroporto… perché ce ne sono molti altri che invece seguono il consiglio del corpo consolare: tornare in treno o in aereo con un’altra compagnia!!
Il mio consiglio: se avete il passaporto, portatelo e custoditelo separatemente rispetto alla carta di identità. Se non ce l’avete, occhio alla carta d’identità! La patente non serve a niente…
È triste venire derubati, avere le vacanze rovinate, passare un pomeriggio in questura. Ma forse è ancora più triste appartenere all’unico stato che nega ai propri cittadini un documento provvisorio per poter volare tranquillamente. Ve lo volevo raccontare, non sia mai che qualcuno venga sfiorato dall’idea che a causa delle elezioni imminenti, il solerte personale del Consolato Italiano abbia molto lavoro da fare e non possa emettere uno stupido documento provvisorio. Tranquilli, è sempre così.
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